L’Abbazia florense restituita alla comunità

«Dopo una causa della durata record di 11 anni, il giudice civile di Cosenza ha stabilito, come peraltro ha sempre sostenuto con forza il Movimento 5 Stelle, che appartengono al Comune di San Giovanni in Fiore i locali dell’Abbazia florense in cui ad oggi opera una residenza sanitaria assistenziale di privati, che singolarmente ottenne la variazione della categoria catastale, fu autorizzata e poi accreditata dalla Regione Calabria anche grazie a un parere rivelatosi non vero dell’allora vertice dell’Ufficio legale dello stesso Comune, l’attuale capo di gabinetto della Presidenza della Regione Calabria, Gaetano Pignanelli, ed ebbe perfino il certificato di agibilità e l’idoneità igienico-sanitaria».

Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5s Dalila Nesci, Paolo Parentela, Nicola Morra, Federica Dieni, Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito, Bianca Laura Granato e Alessandro Melicchio, che ricordano «una recente interrogazione 5stelle al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, proprio per far luce sulle ragioni della durata del procedimento civile in questione».

«Sul caso – aggiungono i parlamentari 5 stelle – eravamo intervenuti anche presso l’allora commissario del Comune di San Giovanni in Fiore, Sergio Mazzia, per sapere se il municipio, in dissesto finanziario, percepisse un canone in ragione dell’utilizzo di quei suoi locali per attività privata d’impresa». «Oggi – sottolineano i parlamentari 5 stelle – la sentenza in argomento restituisce ai cittadini un bene comune di enorme valore, ma vanno ancora chiariti tutti gli aspetti amministrativi che abbiamo nel tempo evidenziato».

«Infine – concludono i 5 stelle – il Comune di San Giovanni in Fiore, che ha vinto in giudizio grazie al proprio avvocato, Filomena Bafaro, e al contributo professionale gratuito dei legali Spiro Nicastro e Preziosa Loria, renda noto se, come e quando riceverà dei soldi per il lungo utilizzo privato dei locali in questione, riconosciuti di proprietà dello stesso municipio».

 

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