UNIVERSITÀ: AGIRE SU GAP NORD-SUD E ASSUNZIONE DOCENTI

Dopo decenni di definanziamento, il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci dà l’occasione di immettere grandi risorse nel sistema universitario. Maggiori investimenti devono però trasformarsi in riforme organiche e strutturali, non in ulteriori interventi emergenziali e di breve periodo. Tra queste riforme, mi auguro sarà prioritaria la modifica del sistema di reclutamento dei docenti universitari, partendo dalla mia proposta di legge e quindi dall’aumento del numero dei posti, la valorizzazione del merito e la trasparenza dei concorsi pubblici.

È quanto ho dichiarato in commissione Cultura, oggi. Auspico, inoltre, che il Parlamento possa tornare al più presto sull’estensione delle lauree abilitanti, anche introducendo un’efficacia retroattiva, e sulla modifica dei criteri di accesso ai corsi di laurea in medicina, considerato anche l’alto fabbisogno di medici che ha l’Italia.

Cruciale per l’intero tessuto economico e sociale del Paese rimane la sfida della diminuzione delle disuguaglianze tra Nord e Sud: prevedere l’accesso ai finanziamenti sulla base del reddito pro capite della Regione non fa altro che sedimentare il divario tra territori. Si lavori, dunque, per modificare i criteri di ripartizione del FFO. Questo è il lavoro che ci dovrà attendere e che ci consentirà di aumentare il numero di laureati, dare il giusto riconoscimento a i nostri talenti e rafforzare la ricerca.

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